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I migliori k-drama fantasy

Da Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo a Guardian: The Lonely and Great God, le serie tv coreane fantasy da non perdere

Dopo il successo su Netflix (per un aprofondimento vi consiglio i migliori k-drama dopo Squid Same) delle serie tv coreane molte piattaforme streaming stanno puntando sui k-drama. In questo articolo ci occuperemo dei migliori k-drama fantasy. Prima di iniziare bisogna una distinzione tra  i Sageuk autentici e quelli Fusion. I primi sono serie TV soprattutto di argomento storico e drammatizzazioni romanzate della storia coreana. Di solito hanno trame molto elaborate, con numerosi costumi, linguaggio arcaico, intrighi politici, scenografie spettacolari ed effetti speciali. Componenti di rilievo di questo genere sono le arti marziali e i combattimenti con la spada, l’equitazione ed altri sport.  Nei primi anni 2000, ha iniziato a prendere piede il sageuk fusion, con trame arricchite di elementi di fantasia, romanticismo e fantascienza per attrarre il pubblico più giovane, distaccandosi dai sageuk tradizionali, più lunghi e fedeli sul piano della rappresentazione storica. 

Alchemy of Souls

Iniziamo con Alchemy of Souls, serie TV coreana con Lee Jae-wook, Jung So-min, Go Youn-jung (Sweet Home) e Hwang Min-hyun. La serie è divisa in due parti: la Parte 1 è andata in onda dal 18 giugno al 28 agosto 2022 per 20 episodi, mentre la Parte 2 ( Alchemy of Souls: Light and Shadow )  è andata in onda dal 10 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 per 10 episodi. In Italia Alchemy of Souls è disponibile su Netflix.

Ambientato in un paese immaginario chiamato Daeho che non esiste nella storia o nelle mappe, Alchemy of Souls parla dell’amore e della crescita di giovani maghi mentre superano i loro destini contorti. La storia segue le vicende diun guerriero d’élite di nome Nak-su la cui anima è accidentalmente intrappolata nel corpo debole di Mu-deok, il servitore di Jang Wook…

La serie è ben scritta dalle sorelle Hong, autrici anche di A Korean Odyssey e Hotel de Luna, ricca di elementi fantasy e di magia e intrepretata benissimo Lee Jae-wook, Jung So-min, Go Youn-jung che riescono a dare ai propri personaggi una caratterizzazione indimenticabile.

Jung So-min e Go Youn-jung sono bravissime ad interpretare la storia di  Nak-su che si conclude con un finale che soddisfa tutte le aspettative di chi ha seguito per 30 episodi (dalla durata di un ora e venti) che si lasciano guardare senza mai annoiare lo spettatore.

Arthdal Chronicles

In una lista di k-drama fantasy non può mancare Arthdal Chronicles,  serie TV coreana di Netflix  del 2019 composta da18 episodi. La serie è prodotta dallo Studio Dragon, famoso per aver realizzato Stranger (vi consiglio di recuperarlo su Netflix), Mr. Sunshine (serie storica ambientata nella Corea dei primi anni del 900 disponibile sempre su Netflix) e Memories Of The Alhambra. Considerato il primo dramma fantasy antico coreano, la storia si svolge durante l’età del bronzo ed è vagamente basata sulla storia di Dangun , il fondatore del primo regno coreano di Gojoseon.

La serie è diretta da Kim Won-seok (Sungkyunkwan Scandal) e scritta da Kim Young-hyun e Park Sang-yeon, i due sceneggiatori dei famosi drammi storici coreani Deep Rooted Tree e Queen Seondeok. Il cast della prima stagione è composto da Song Joong-ki (Un lupo mannaro, Discendenti del Sole, Space Sweepers e Vincenzo)), Jang Dong-gun (Taegukgi), Kim Ji-won (Discendenti del Sole) e Kim Ok-bin (Thirst, Steal Heart). Ricordiamo che il 12 febbraio 2020 è stato annunciato che il drama è stato rinnovato per una seconda stagione.

In una mitica terra chiamata Arth, gli abitanti gli abitanti dell’antica città di Arthdal e delle regioni vicino lottano per prendere il potere mentre costituiscono una nuova società.

Island

Da non perdere Island, serie TV coreana fantasy ambientata sull’isola di Jeju con demoni, esorcismi in lotta per salvare il mondo. Il cast è composto da Kim Nam-gi, Lee Da-hee e l’idol del kpop  band degli Astro Cha Eun-woo (che veste i panni di un prete esorcista del vaticano sfoggiando un discreto accento italiano).

La serie è un adattamento televisivo della graphic novel di Yoon In-wan e Yang Kyung-il disponibile anche nel formato webtoon su Naver.

Van è un immortale cacciatore di demoni che ha protetto il mondo per migliaia di anni. Il suo passato è legato a Miho che, dopo la sua ultima reincarnazione è un’ereditiera. La ragazza sembra destinata a essere la chiave per salvare il mondo, il problema è che ha perso la memoria delle sue vite passate e quindi dei suoi poteri.

The Island è una serie ben scritta ma non riesce ad appassionare lo spettatore come Alchemy of Souls, con il passare delle puntate assomiglia sempre di più ad un live action anime che a un k-drama vero e proprio. La serie composta da 12 episodi, divisa in due parti, è disponibile su Amazon Prime Video.

The King: Eternal Monarch

Quando si parla di k-drama fantasy entra di diritto The King: Eternal Monarch, serie tv fantasy di Netflix con Lee Min-ho, Kim Go -eun, Woo Do-hwan, Kim Kyung-nam, Jung Eun-chae e Lee Jung-jin. La serie, composta da 16 episodi, è andata in onda in Corea su SBS TV dal 17 aprile al 12 giugno 2020 e vede il ritorno sulle scene, dopo il servizio militare obbligatorio, di Lee Min Ho famoso per i ruoli di City HunterSangsokjadeul e Legend of the Blue sea.

In The King: Eternal Monarch tornano a lavorare insieme l’attrice Kim Go-eun e la scrittrice Kim Eun-sook dopo Guardian: The Lonely and Great God (conosciuto anche come Goblin, probabilmente il migliore k-drama che ho visto).

Lee Gon, imperatore di un moderno regno di Corea, attraversa la barriera che lo separa da una realtà alternativa in cui la Corea è una repubblica anziché una monarchia. Lì incontra la detective Jung Tae-eul, che riconosce da una carta d’identità che ha ottenuto nel momento di svolta della sua infanzia, l’assassinio di suo padre Lee Ho. Intanto suo zio Lee Lim, che ha assassinato il re precedente, si nasconde e raduna eserciti viaggiando tra i due mondi paralleli.

Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo

Da non perdere Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo, serie TV coreana del 2016 basata sul romanzo cinese Bu Bu Jing Xin di Tong Hua (originariamente pubblicato online nel 2005 su Jinjiang Original Network) con Lee Joon-gi, IU e Kang Ha-neul.

Adattamento di un romanzo cinese, questa storia è ambientata nel primo periodo Goryeo. 
Go Ha Jin, una ragazza di 25 anni dell’era moderna, si ritrova improvvisamente nel corpo di Hae Soo e vive alla corte del re Taejo, fondatore della dinastia Goryeo. 
Viene presto coinvolta nelle lotte di potere tra i numerosi principi della Casa di Wang.

Tra intrighi di corte, lotte di successione e storie d’amore la serie intrattiene bene lo spettatore per 20 episodi. Piccolo spoiler… peccato solo per il finale che può non essere soddisfacente per tutti.

Guardian: The Lonely and Great God

Chiudiamo con Guardian: The Lonely and Great God, conosciuto acne come Goblin, k-drama del 2016 composto da 16 episodi. Il cast è composto da Gong Yoo (The Silent Sea), Kim Go-eun ( The King: Eternal Monarch) Lee Dong-wook, Yoo In-na e Yook Sung-jae. L’episodio finale ha registrato il 18,66% di share a livello nazionale, rendendo il serial uno dei drama coreani più visti nella storia della TV via cavo.

La serie, reperibile su Rakuten Viki, è un vero è proprio cult grazie ad una interpretazione magistrale dei protagonisti, scandita da una delle migliori colonne sonore di sempre e possiamo definirla il miglior k-drama di sempre.

Kim Shin è stato un generale durante la dinastia Goryeo, che dominò la Corea dall’anno 918 al 1392. A causa di un gesto avverso contro il suo stesso re, finisce per mettere in pericolo il proprio esercito e la propria famiglia. In punto di morte, Dio lo condanna ad una vita senza fine, trasformando la sua esistenza in quella di un dokkaebi, un’entità immortale col compito di proteggere le anime. Per porre fine alla sua immortalità indesiderata, Kim Shin deve trovare la sua sposa umana, l’unica in grado di liberare la sua anima e di farlo riposare in pace. Dopo quasi 1000 anni trascorsi in solitudine, incontra Ji Eun-tak, studentessa all’ultimo anno delle superiori che afferma di essere la sua sposa. In tutto questo, Kim Shin si ritrova ad essere coinquilino del Cupo Mietitore, che si appropria della sua residenza tramite un contratto fasullo stipulato con Yoo Deok-hwa, futuro servitore del dokkaebi. Il destino di questi personaggi si intreccia con quello di Kim Sunny, proprietaria del ristorante di pollo in cui lavora Eun-tak.

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